Comunicato Stampa
Ragazzo
ucciso ad Aversa
Vi
preghiamo non chiamatela ‘movida’. Non liquidiamolo come una rissa finita male.
Un
ragazzo di 15 anni è morto. Assassinato da un ragazzo che ha buttato la sua
vita.
Troppo,
per una società che vuole apparire sana e normale.
Gli
investigatori diranno come questo orrendo delitto sia avvenuto, in che contesto
e con che motivazioni.
Ma
così non si può più andare avanti!
Ci
sono verità taciute e colpevolmente trascurate. Ad Aversa come in tutta la
provincia di Caserta ci sono bande di giovani violenti educati in un clima di
subcultura che pare permettere tutto, nella violenza, nel sopruso e nella
pretesa di essere rispettati.
I
nostri giovani sono allo sbando, spesso vicini ad ambienti della camorra, che
impongono la propria supremazia sui coetanei anche come dimostrazione di
potenza, in attesa di essere arruolati nei clan.
Dobbiamo
interrogarci, urlare, indignarci e trovare una soluzione.
Abbiamo
purtroppo, famiglie distratte, Scuole e servizi sociali fortemente carenti,
cattivi esempi nelle istituzioni e nella politica. Non esistono servizi
educativi in grado di far comprendere quanto sia importante Vivere con dignità,
con valori, con la serenità.
Ogni
occasione rischia di diventare una roulette russa.
C’è
bisogno di educazione, di opportunità, di alternative e non si può risolvere
tutto solo con una maggiore richiesta di sorveglianza.
Se
un ragazzo, poco più che bambino è morto e se un altro ha ucciso, siamo tutti
colpevoli di non aver fatto abbastanza.
Stasera
saremo, come Libera Caserta e Comitato don Peppe Diana, alla fiaccolata che i
ragazzi del Liceo Fermi, compagni della vittima, stanno organizzando, con
partenza alle 18,30 dalla stazione di Aversa.
Lanciamo
un forte appello a tutte le associazioni del territorio, alle istituzioni, alla
Chiesa, a tutta la società civile perché avvertano la responsabilità di esserci
e di partecipare.
BASTA
SANGUE, BASTA VIOLENZA! LA NOSTRA TERRA VUOLE VIVERE IN PACE!
FONTE: www.liberacamapnia.it 8 Aprile 2013
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